Documento di trasporto (DDT): cos’è, quando è obbligatorio, modello
Il Documento di Trasporto (acronimo DTT) è, come dice il nome, un documento di accompagnamento alla spedizione delle merci.
Dal momento che la tipologia di oggetti varia – così come anche la quantità, la destinazione e la modalità di trasporto – non esiste un modello unico per tutti. Non è comunque difficile riuscire a realizzarlo, nel caso si rendesse necessario.
Vediamo qualche dettaglio informativo in più.
Cos’è il Documento di Trasporto?
Il Documento di Trasporto ha sostituito la vecchia Bolla di Trasporto con l’entrata in vigore del DPR n. 476 del 14/8/1996. Esso serve ad accompagnare la merce spedita sul territorio italiano, autorizzandone di fatto il trasferimento.
Non esiste un modello unico per la compilazione: il formato è libero, purché il contenuto del documento rispetti quanto previsto dalla normativa vigente. Il DDT viene emesso in duplice copia: una che resta negli archivi di chi compie la spedizione (cedente) e l’altra da consegnare a chi la riceve (cessionario).
Nel documento di trasporto queste sono le informazioni obbligatorie per la corretta compilazione:
- Numero progressivo del DDT;
- Data del trasporto;
- Numero di colli;
- Tipologia dei contenitori (per esempio scatole, pallet o sfuso);
- Quantità di beni trasportati suddivisa per articolo;
- Descrizione degli oggetti trasportati;
- Generalità del cedente e del cessionario.
Il DDT è sempre obbligatorio?
Il Documento di Trasporto è obbligatorio in caso di trasporto merce e, anche se non accompagna necessariamente la spedizione, deve essere disponibile in caso di controllo.
Le principali casistiche di esonero da DDT sono:
- L’emissione di fattura differita;
- Trasporto di beni come fiammiferi o sigarette;
- Trasporti non traslativi della proprietà, ovvero beni non destinati alla vendita.
Trasloco e documento di autorizzazione al trasporto: come funziona?
Ma come fanno le ditte di trasloco a farsi carico di trasporti e di spedizioni su tutto il territorio nazionale, spostando migliaia di oggetti di varia tipologia praticamente ogni giorno?
Compilare un documento di trasporto per ogni singolo bene sarebbe una follia, anche considerando che molti oggetti sono imballati direttamente da chi commissiona il trasloco.
Per tale motivo, il legislatore ha predisposto una speciale procedura per le aziende di traslochi che le esenta dalla compilazione del documento di trasporto, a condizione che la ditta di trasloco sia obbligatoriamente iscritta all’albo dei trasportatori conto terzi.
In questo modo, in caso di controllo delle forze dell’ordine, l’impresa potrà dimostrare di svolgere legittimamente le operazioni di trasporto. In caso contrario, invece, la merce – come ad esempio la mobilia, gli arredi e gli elettrodomestici – possono essere sottoposti anche a immediato sequestro. E sia la ditta che il committente rischiano pesanti sanzioni.
Sei alla ricerca di aiuto per il Documento di Trasporto? Restiamo in contatto
Come è facile intuire non vale la pena correre rischi affidandosi a trasportatori inesperti e improvvisati, o peggio ancora abusivi!
Ecco perché il consiglio è quello di scegliere professionisti del settore, regolarmente iscritti all’albo autotrasportatori, prima di consegnare loro i tuoi beni personali per le operazioni di imballaggio, carico/scarico e trasporto.
Le ditte come SK Traslochi, che da anni è specializzata in traslochi piccoli e grandi, sono perfettamente in regola con le leggi vigenti, sia in materia di assicurazioni, sia in materia di autorizzazioni.
Se vuoi conoscerci meglio e sapere come possiamo aiutarti, contattaci senza impegno: siamo a tua disposizione per soddisfare le tue esigenze con professionalità e cortesia.
Fonti: